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Rossano Veneto aderisce alla rete "Città Invisibili"

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Rossano Veneto aderisce alla rete "Città Invisibili"

Il progetto  Città Invisibili nasce dalla volontà di creare un innovativo spazio culturale in cui poter promuovere l’interesse per la lettura, la letteratura per l'infanzia, l’arte e la tutela del paesaggio del Veneto.
L'originale proposta culturale ha l'obiettivo di stimolare l'immaginazione e l'immaginario collettivo di ragazzi e adulti attraverso i libri di figure. 
Uno sguardo d'artista per leggere e interpretare il mondo contemporaneo.

Nato da un idea di Marni, Holly & Partners, il progetto è promosso dalla Regione Veneto in collaborazionecon la Provincia di Padova, l’Associazione Città Murate del Veneto, Italia Nostra, il MIUR Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, USRV Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto e il Museo Diocesano di Padova, Carthusia Edizioni e la Fabbrica delle Favole.
Il gruppo di ricerca di letteratura per l'infanzia del Dipartimento di Filosofia, Socialogia, Pedagogia e Psicologia Applicata FISPPA dell'Università di Padova ha partecipato allo studio, alla progettazione e alla realizzazione dei materiali educativi.
Il progetto prevede inoltre la collaborazione con altri enti di consolidato prestigio nel territorio regionale e nazionale.

La finalità è di sviluppare un progetto culturale secondo una logica di rete territoriale in cui promuovere la virtuosa collaborazione tra la Regione Veneto, l’Università di Padova, gli enti provinciali, le istituzioni, le amministrazioni comunali, le aziende, le scuole e le biblioteche, investendo sulle future generazioni. 

Promuovere la letteratura per l’infanzia e l’arte attraverso la lettura di albi immaginifici, seminari, atelier, laboratori e altri incontri “ravvicinati” significa porre le basi per la crescita culturale e la valorizzazione del patrimonio culturale e artistico del Veneto in modo originale, capillare e estremamente contemporaneo.

Il titolo del progetto Città Invisibili trae spunto da uno degli elementi più singolari delle città post-moderne: la capacità di costruire un dialogo con il cittadino.

Si tratta di un gioco immaginifico combinatorio che concilia la storia con la contemporaneità, i desideri dell’uomo con le esigenze della natura. Il segno del tempo è un filo conduttore importante, arbitro di molte contese, è il denominatore comune delle città che non si vedono, che si immaginano… delle città invisibili…

Si vuole offrire a bambini e ragazzi (e agli adulti ad essi vicini: educatori e genitori) la possibilità di intraprendere un viaggio immaginifico attraverso la «quotidianità invisibile» del nostro territorio: le opere, i segni, le tracce lasciate dal passaggio della storia diventano occasione (e metafora) per riprogettare nuovi spazi urbani di fruizione della cultura.

Per saperne di più: http://www.cittainvisibili.org

 

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